Nel corso della sua intensa vita da sovrano, Federico II ricevette ben quattro incoronazioni. La prima avvenne nel 1198 a Palermo, confermando il suo diritto al trono come Re di Sicilia, acquisito attraverso la linea dinastica di sua madre, Costanza d’Altavilla. La seconda, nel 1212 a Magonza, lo vide incoronato Re di Germania, seguendo la successione del padre Enrico VI. La terza incoronazione, altamente simbolica, ebbe luogo nel 1215 nella cappella Palatina di Aquisgrana, di fronte alle spoglie dell’Imperatore Carlo Magno, per dichiararlo Re dei Romani. L'ultima, l’incoronazione imperiale, si svolse il 22 novembre 1220 presso la Basilica di San Pietro a Roma ad opera di Papa Onorio III. Ma non è finita qui.
A ben guardare l’Imperatore fu protagonista di un’altra incoronazione, spesso dimenticata: Federico si auto incoronò Re di Gerusalemme il 18 marzo del 1229 nella Basilica del Santo Sepolcro. Tale avvenimento ebbe seguito alla sesta crociata, combattuta (per così dire!) attraverso vie esclusivamente diplomatiche e nonostante la scomunica del papa. Federico si riteneva legittimo erede al trono di Gerusalemme per aver sposato in seconde nozze Jolanda di Brienne, regina della città.